
Gli snack, le noci e altri alimenti che hanno un sapore amaro e rancido sono probabilmente vittime dell'ossidazione lipidica. Le reazioni chimiche come l'ossidazione lipidica causano il degrado dei prodotti, influenzando il sapore, l'odore e/o il colore quando i radicali liberi rubano gli elettroni agli acidi grassi in una reazione a catena. Fortunatamente, i formulatori di alimenti non sono impotenti di fronte all'ossidazione lipidica e l'attività dell'acqua è uno degli strumenti più utili. Poiché l'attività dell'acqua misura l'energia dell'acqua in un prodotto, essa influisce sulla velocità con cui procedono le reazioni di ossidazione dei lipidi.
In pratica, i tassi di reazione di ossidazione dei lipidi diminuiscono al diminuire dell'attività dell'acqua. Tuttavia, quando l'attività dell'acqua scende al di sotto di 0,4aw, i tassi iniziano ad aumentare di nuovo. Ciò rende la regione generale di 0,4aw un obiettivo importante per gli snack e la frutta secca. Tuttavia, questa regola non è assoluta per tutti i prodotti. Il modo migliore per sapere in che modo l'attività dell'acqua influisce sull'ossidazione dei lipidi in un prodotto è quello di utilizzare test accelerati di conservabilità.
I produttori possono rallentare l'ossidazione dei lipidi e prolungare la durata di conservazione dei loro prodotti controllando solo due fattori: l'attività dell'acqua e la temperatura. Questi tre semplici passaggi illustrano come fare.
Fase 1: determinare le cause del fallimento di un prodotto
Gli sviluppatori di prodotti spesso trascurano il primo passo per determinare la durata di conservazione: capire cosa causa il fallimento di un prodotto. Prima di raccogliere dati, lasciate che il prodotto si guasti per determinare se l'ossidazione lipidica è il fattore che ne interrompe la conservabilità. Verificate la presenza di sapori e odori sgradevoli.
Fase 2: decidere come quantificare i cambiamenti
Se l'ossidazione lipidica sta causando il degrado di un prodotto, bisogna decidere come quantificarla. I produttori spesso quantificano i livelli di ossidazione lipidica attraverso test sensoriali, valori di perossido, TBAR o consumo di ossigeno.
Fase 3: inizio della raccolta dati e della modellazione
Iniziare a raccogliere dati con attività e temperature dell'acqua accelerate. Non utilizzare i dati di altri prodotti, anche se le proprietà sono simili. Raccogliere dati a tre diverse attività e temperature dell'acqua per creare modelli empirici che tengano conto della temperatura e dell'attività dell'acqua. In questo modo si individueranno le condizioni ottimali che riducono al minimo la reazione chimica.
